,

Origini e storia del Tango Argentino

Tango-argentino-Rotary-ClubIl 12 Febbraio i soci del Club, riuniti presso l’Hotel Savoia, hanno ricevuto il Maestro di Tango Argentino, Patricio Lolli, che ha tenuto una conversazione sulle origini e la storia di questo ballo, con intermezzi di brani musicali, foto, video, coinvolgendo in varie performance alcuni soci disponibili a mettersi in gioco.

Il racconto del relatore è partito dalle origini del Tango che risalgono a suoni e musiche importate in Argentina nel Settecento dagli immigrati africani che si incontravano per rievocare ritmi e balli della cultura nativa. Nel corso dell’Ottocento a costoro si uniscono la popolazione locale e i nuovi immigrati spagnoli dando vita alla “Milonga” termine che contraddistingue questi ritmi declinati secondo varie sfumature e interpretazioni.

Nella seconda metà dell’Ottocento nuove migrazioni dall’Europa e da regioni dell’Impero Ottomano si succedono in Argentina proponendo nuove variazioni della Milonga. Il ritmo lento delle origini diventa più veloce e più allegro anche per l’avvento dei “Payador” sorta di menestrelli che diffondono questi balli frutto di un “melting pot” musicale, contraddistinto da contaminazioni dei balli classici, Polka e Mazurca, con ritmi africani. Nell’epoca delle grandi migrazioni il Tango diventa lo svago delle moltitudini degli immigrati, spesso uomini che hanno lasciato in patria la famiglia per trovare lavoro. Si crea una particolare situazione che vede i locali da ballo frequentati in prevalenza da uomini con scarsa presenza di donne.

Questo comporta che spesso si formano coppie di ballerini uomini, soprattutto per imparare la tecnica dei passi. Nel Novecento la Milonga ha attirato diversi autori e interpreti musicali di successo, tra cui Edith Piaf e Paolo Conte. Avviandosi alla conclusione il maestro Lolli ha ricordato la regola di base del Tango, ovvero l’uomo conduce la compagna disegnando i passi sul pavimento, ma si impegna contemporaneamente a tenere in equilibrio la coppia durante i movimenti.

La serata si è conclusa con l’iniziativa estemporanea di alcune coppie di soci che, sotto la guida di Lolli, hanno sperimentato “l’ebbrezza” del Tango Argentino.