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L’intelligenza artificiale e le questioni etico-giuridiche

Intelligenza artificialeL’intelligenza artificiale pone davanti a noi un’importante sfida che non riguarda soltanto l’aspetto legato ai mega computer, alla loro capacità di calcolo, alla possibilità di raccogliere dati, di analizzarli e sfruttarli, ma bensì il suo incrociarsi con l’umanità. Ecco allora che la questione si sposta su un confronto tra tecnologia ed etica dove l’esigenza è quella di riuscire a mantenere al centro gli esseri umani.

Alla guida del progetto c’è l’uomo e si rende necessario il contributo di diverse competenze che si confrontano per trovare le soluzioni adatte. Il giurista e la legge non possono inseguire la tecnologia cercando in maniera evidentemente tardiva di stabilire delle regole, ma possono indicare la strada e gli ambiti entro cui l’intelligenza artificiale può evolvere garantendo all’essere umano di rimanere soggetto centrale del tutto.

Diventa quindi fondamentale in questo contesto iniziare a determinare principi fondamentali, come la comprensione da parte dell’individuo interessato del perché un algoritmo arriva ad un determinato risultato, la possibilità di tracciare i codici di calcolo e di individuare eventuali difetti ed essere quindi risarcito da eventuali danni, l’identificare le responsabiltà all’interno della lunga catena di operatori che concorrono alla realizzazione degli algoritmi. E’ proprio in quest’ottica che oggi il regolatore si sta concentrando sui dati che alimentano gli algoritmi orientandosi dai Big Data ai piccoli dati che garantiscono una maggiore precisione con conseguenti benefici per tutto ciò che è più a valle e a garanzia dell’essere umano.