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Felicità tra libertà e indipendenza: la via impervia verso il paradiso

Paola Di NicolaNella serata del 10 ottobre il Club ha avuto il piacere di avere come ospite la Prof.ssa Paola Di Nicola, già Ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi, presso l’Università di Verona.

La prof.ssa ha svolto alcune considerazioni sul tema “Felicità tra libertà e indipendenza: la via impervia verso il paradiso.” Questo tema è trattato dalla sociologia contemporanea con grande attenzione perché la felicità appare al giorno d’oggi, un traguardo desiderabile e a portata di mano. La vita di ciascuno di noi è condizionata per metà dal nostro carattere e per l’altra metà da condizioni esterne oggettive quali il contesto economico, geografico, culturale. La ricerca della felicità diventa un percorso che ognuno vive attraverso emozioni, sentimenti e appagamento dei bisogni primari.

Filosofie e religioni sono state maestre nel tracciare strade che promettevano di raggiungere la felicità con la proposta di scelte di vita e di comportamenti affascinanti ma quasi mai facili da perseguire. Coloro che non riuscivano a contenere le loro emozioni ed erano schiavi dei loro vizi erano condannati a non raggiungere la felicità. Nel sentire laico dell’uomo d’oggi la felicità è un diritto riconosciuto legittimo per tutti e che tutti possono esigere mettendo in atto specifiche pratiche, accessibili ad ognuno ma che dipendono da ciò che gli individui sono in grado di fare e non fare.

Oggi è considerato infelice colui che nella vita ha fallito. La promessa della felicità, tuttavia, si basa su una contraddizione che, in realtà, l’ideologia corrente non ha risolto: il dilemma tra libertà e dipendenza ovvero pensare e teorizzare che l’esercizio della libertà sia possibile solo se la dipendenza viene annullata. In realtà la dipendenza non si può sopprimere, perché la vita quotidiana è fatta di intrecci, relazioni, connessioni, positive o negative, felici o infelici, gioiose o tristi che costituiscono la rete di un sistema di interdipendenza di cui nessuno può fare a meno.

Il tema trattato ha riscosso grande attenzione e i soci presenti hanno posto diverse domande a testimonianza del l’interesse per le tesi proposte nella relazione.