Lavinia Fontana, una grande artista tra Bologna e Roma nell’età dei Carracci
La sera del 9 giugno il Club ha ospitato in veste di relatrice la Prof.ssa Vera Fortunati che si è soffermata sul percorso artistico della pittrice Bolognese Lavinia Fontana, una delle maggiori artiste italiane del Cinquecento.
Nata a Bologna in un periodo d’oro della cultura cittadina, tra scienziati, artisti e mecenati, fu una figlia d’arte in quanto compì i primi passi all’ombra del padre, Prospero. In quegli anni Bologna conobbe un fervore artistico anche per merito di alcune donne, oltre alla Fontana ricordiamo, infatti, Elisabetta Sirani e Properzia De’ Rossi.
Lavinia costruì un percorso innovativo, entrando in competizione con il mondo artistico maschile dell’epoca, affrontando generi pittorici cui le donne prima non erano ammesse. Raggiunse l’apice del successo a Roma dove operò a servizio dei Papi e delle maggiori famiglie nobili delle città.
La sua produzione pittorica fu molto ampia, ancora oggi quadri di recente scoperta le vengono attribuiti mentre contemporaneamente cresce in maniera esponenziale il valore sul mercato dei suoi quadri. Il suo talento artistico si affermò nella cura della fisicità dei corpi e nella raffinatezza dell’abbigliamento con una attenzione particolare ai dettagli, tanto che i vestiti dei personaggi da lei ritratti costituivano un punto di riferimento per la moda dell’epoca.
Prima dell’intervento della relatrice si è svolta la cerimonia della “spillatura” di un nuovo socio, Daniele Fierro accolto con entusiasmo da tuti i soci presenti.