Il Vaticano ed i Media: secoli di Comunicazione, da Gutenberg a X
Il 19 maggio scorso, il Rotary Club Galvani ha avuto l’onore di ospitare il Dott. Fabrizio Binacchi, giornalista di spicco e capo redattore centrale di Rai Vaticano.
La sua conferenza sulla storia e l’evoluzione della comunicazione della Chiesa nei secoli è stata un’occasione affascinante per tutti i presenti.
Il racconto è partito dalle prime stamperie del Cinquecento che diedero il via all’editoria ecclesiastica. La Tipografia Vaticana di cui si occupano da sempre i Salesiani, voluta da Sisto V nasce nel 1587. Risale al 1861 L’0sservatore Romano, voluto da PIO IX, mentre è del 1926 la Libreria Editrice Vaticana. Successivamente la fondazione di Radio Vaticana nel 1931 e TV Vaticana nel 1983 fino ai giorni nostri e alla rivoluzione della redazione multimediale vaticana.
Tutte le strutture dedicate ai social network, come anche il sito vaticannews hanno valore di informazione ma non di ufficialità, ruolo svolto, invece dal Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede. Da ricordare la Filmoteca Vaticana istituita da Giovanni XXIII il 16 novembre del 1959, ed infine nel 1995 la prima presenza su Internet con il sito dedicato. La riforma dei media, a lungo discussa e conclusasi con Francesco nel 2015 ha portato a unificare Radio Vaticana, Osservatore Romano, Ufficio Internet, Tipografia, Filmoteca e ovviamente la Sala Stampa.
Oggi il Dicastero della Comunicazione, unico referente dei processi comunicativi, sempre più complessi ed interdipendenti, ha diverse sezioni: Direzione per gli Affari generali, Direzione editoriale, Direzione della sala Stampa della Santa Sede, Direzione tecnologica e Direzione teologico Pastorale.
La presenza della Santa Sede sui social media è imponente: Facebook, canali Instagram e una “batteria” di 12 profili X (ex Twitter), con ben 350 post al giorno in 12 lingue diverse. Questa strategia, affiancata a numerose trasmissioni radiofoniche, dimostra come la multimedialità sia ormai una prospettiva irrinunciabile per diffondere il messaggio del Papa e raggiungere nuove fasce di pubblico, soprattutto in Stati dove la conoscenza della Chiesa potrebbe essere limitata. L’obiettivo è chiaro: coinvolgere le persone e aiutarle a comprendere la visione del Pontefice sulla contemporaneità.
L’esperienza e la competenza del Dott. Binacchi hanno arricchito ulteriormente l’incontro. Veterano del giornalismo, ha svolto numerosi incarichi in ambito RAI, direttore del Centro di Produzione Rai di Milano, direttore ad interim di alcune sedi Rai di TN e del F.V.G. e capo dei TGR di Lazio, Emilia Romagna e Lombardia. Come giornalista ha lavorato alla Gazzetta di Mantova e in varie trasmissioni televisive in Rai come redattore e conduttore.
Il Dott. Binacchi ha impreziosito il racconto con aneddoti e piccoli episodi di una Roma che, come ha sottolineato, “non dorme mai”. Ha evidenziato come Papa Francesco, con l’enciclica “Laudato si'”, abbia aperto una riflessione significativa sull’ecologia e l’ambiente, trasformando persino Castel Gandolfo e i suoi giardini in un polo ecologico dello Stato Vaticano.
La sua narrazione vivace ha permesso di comprendere come la comunicazione del Pontefice sia oggi un potente strumento di evangelizzazione e di coinvolgimento e dialogo a ogni livello. L’intervento ha stimolato numerose domande dal pubblico, imperniate sul confronto tra i Pontefici e sulla eccessiva attenzione al gossip di certa stampa. È stata una serata stimolante e coinvolgente, caratterizzata da un dialogo piacevole.